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sabato 12 novembre 2011

La lista della spesa: uscite e valutazioni della settimana (12/11/2011)



Porto anche qui su Videoludik! una rubrica settimanale curata su Retrogaming History. Con un video ci focalizziamo sulle novità proposte nella settimana appena passata, con particolare attenzione sugli aspetti positivi e negativi evidenziati dalla critica.

E se apprezzate, condividete questo post ed il video, sarebbe un bellissimo regalo! Comunicatemi pure le vostre impressioni.

To the Moon, il (finto) JRPG che vuole emozionarci



La vita è impietosa e talvolta ci lascia senza neppure lasciarci il tempo di tirare un bilancio di come sia andata. Non nel mondo di To the Moon, o quantomeno non a uno dei protagonisti, Johnny, da tempo immobile nel suo letto, oramai giunto al suo capolinea.

Mercato PC in calo? La Nvidia dice il contrario



Siamo quasi giunti al tramonto dell'attuale generazione di macchine. La Wii ci arriverà tra 6-9 mesi, Xbox 360 e PS3 tra un anno o poco più, ma ci siamo.

C'è una piattaforma, invece, che non procede "a blocchi", anzi, è nota per la sua fluidità di progresso: è il PC, che forte della sua espandibilità e flessibilità è sempre un cantiere aperto, pronto a ricevere più memoria e componenti più performanti.

venerdì 11 novembre 2011

Veri proiettili anti-zombie per la sicurezza in ogni evenienza



La protezione nella vita è tutto. E' importante per la famiglia, per le finanze, per la felicità. E, soprattutto in America, spesso ci si sente più protetti con una bella pistola in tasca, come sapete liberamente acquistabile.

Un'arma da sola non basta, però, se non viene utilizzata correttamente e le aziende impegnate in questo campo si sono inventate munizioni di ogni genere, da quelle adatte per la caccia ad altre dall'uso certamente più macabro come i proiettili esplosivi. E tutto questo va bene per i normali animali?


Meta-recensione - The Elder Scrolls: Skyrim (94/100)



E' il turno di un altro big assoluto di questo autunno. La serie Elder Scrolls è stata un successo planetario: partita addirittura nella prima metà degli anni Novanta con il capitolo Arena, da subito si mise in evidenza per la priorità concessa all'esplorazione. Le mappe erano quel che erano, molti elementi della grafica ancora interamente in 2D e l'impressione era quella di un titolo dal potenziale devastante in prospettiva futura.

In un certo senso, Daggerfall, secondo Elder Scrolls, fu troppo ambizioso: gioco di proporzioni epiche e forse mai raggiunte da altri, era completamente basato sulla generazione casuale ed infinita di dungeon, missioni e dialoghi da affrontare in un territorio di dimensioni sconvolgenti, praticamente impossibile da esplorare del tutto. I bug, purtroppo, erano all'ordine del giorno e finivano per attenuare il senso di soddisfazione.

giovedì 10 novembre 2011

Sjorok, avventura grafica indie dalla Svezia



E' stato triste, per chi scrive, imbattersi in Sjorok, avventura grafica che cerca di proporsi con un modello di vendita che magari fosse utilizzato da tutti. Triste perché cercando informazioni su Google non c'è verso di trovare il sito ufficiale per colpa di un'indicizzazione che linka solo i siti di informazione. E pochi parlano di questo titolo. Ovviamente, basta un po' di pazienza per arrivare alla pagina di download.

Sjorok è stato scritto tutto in Svezia, landa spesso deprimente a causa di un clima davvero terribile che, tuttavia, è stata anche patria di talenti del coding. Il team 2hourlunch Studios è appassionato di avventure grafiche e propone la propria creatura secondo le regole del "pay what you want".

Meta-recensione - Burgertime: World Tour (49/100)



E' fatto noto che i vecchi classici dei videogames non possono riposare in pace. Anzi, ormai ne riesumano davvero di ogni tipo, ma non è il caso di Burgertime, per nulla!

Nato per opera della Data East nel lontanissimo 1982 si impose come un prodotto strepitoso: divertente, originale e "cute". Lo scopo del giocatore, calato sotto il cappello da chef di Peter Pepper, era quello di preparare dei megapanini (grossi almeno 4-5 volte più dello stesso cuoco), passeggiando sugli ingredienti, posizionati come strati su diversi piani. Nel frattempo, però, bisognava anche guardarsi le spalle da malintenzionati wurstel e uova sode.

Abobo's Big Adventure, parodia gratuita e spettacolare del retrogaming



Prendete i tantissimi classici sviluppatisi a cavallo tra la fine degli anni Ottanta ed i primi del Novanta, buona parte della cultura NES ed un personaggio che finora quasi nessuno calcolava: Abobo!

Ovviamente il nome non è famoso, ma è uno dei nemici di Double Dragon, ma stavolta sono i due fratelli che un tempo controllavamo a diventare cattivi e rapire suo figlio. Abobo è pronto a qualsiasi sforzo pur di recuperarlo, compreso trasformarsi in Mega Man, superare i dungeon di Zelda e fare a pezzi letteralmente i nemici.

Meta-recensione: Super Mario 3D Land (91/100)



Siamo arrivati alla resa dei conti per il 3DS. L'eroe che doveva salvare capra e cavoli è finalmente giunto e si concederà anche una seconda performance con Mario Kart 7, ma questa è un'altra storia.

Super Mario 3D Land è il grande ritorno portatile dell'idraulico, che per la prima volta si gode un episodio poligonale dedicato ad un portatile, senza contare la visualizzazione stereoscopica. Attesa spasmodica: il 3DS non è andato bene nonostante la ripresa recente e adesso bisognerà vedere se riuscirà a sostenere la forte spinta che arriverà da questo titolo.

Beneficenza e videogioco: quando la generosità conviene!



E' probabile che siate già a conoscenza degli Humble Bundle, iniziative a scopo benefico che seguono una formula commerciale molto interessante: si fa un'offerta a piacere per portarsi a casa un determinato numero di giochi, e della somma offerta l'acquirente può decidere quanto versare agli sviluppatori e quanto in beneficenza.

mercoledì 9 novembre 2011

E se Out Run non fosse stato elettronico?



Straordinario il coin-op che la Sega portò nelle sale giochi di tutto il mondo negli anni Ottanta. Una splendida Ferrari rossa, assolate e larghe autostrade sulle quali sfrecciare ed un bel volante con tanto di cambio per un'immersività migliore. Era basato su un hardware chiamato System 16, molto performante per l'epoca, tanto che le conversioni per console non è che fossero questo granché.

Ma se Out Run non si fosse basato sull'elettronica, come sarebbe stato tutto meccanico?

Escape Goat, il gioco del topo e della capra



Purtroppo, gli Xbox Live Indie Games, noti più semplicemente come XBLIG, non sono diventati molto famosi. Ciò è dovuto in parte alla mancanza di sponsorizzazioni, ma anche ad una generale trascuratezza da parte di Microsoft che ha relegato il suo market per i prodotti indie ad un angolo del suo Live.

Lo Spectrum, il computer ad 8-bit che non muore mai, ritorna con Coracle



Potete scommetterci, può passare qualche settimana ma poi puntualmente spunterà un nuovo gioco. Parliamo dello ZX Spectrum, macchina progettata dal genio di Sir Clive Sinclair, eclettico britannico veramente sopra le righe che nel 1982 riuscì nel suo intento di offrire un personal computer dal costo ridotto, capace di penetrare nelle case di tutte le famiglie. Lo Spectrum ha ricevuto una buona accoglienza anche in Italia, guadagnandosi puntualmente lo spazio meritato sui negozi, per non parlare di quello nelle edicole, veri centri di pirateria in assenza di una legge precisa sul diritto di autore sul software. Soprattutto in Gran Bretagna, però, questo aggeggio è ancora amatissimo e gode di una community estremamente frizzante che propone con frequenza giochi inediti, spesso anche molto curati.

martedì 8 novembre 2011

Meta-recensione: Cave Story 3D (84/100)



Non ci sono parole per descrivere quanto sembri romantico lo scrivere un gioco per passione, senza fini commerciali, con il piacere di distribuirlo gratuitamente su internet per consentire a chiunque di giocarlo. E' quanto ha fatto il giapponesissimo Daisuke Amaya, legatissimo ai tempi di Famicom e Super Famicom che nel 2004 rilasciò per il download un gioco intitolato Cave Story.

La trama non era quella solita di un platform 2D, genere di appartenenza del suo lavoro, ma spiccava per cura e profondità. Personaggi con la propria storia ed una narrazione molto competente coccolavano il giocatore sin dall'inizio, non appena si calava nei controlli di un robottino smemorato risvegliatosi in un posto bizzarro.

Il lento declino della Capcom prosegue



C'era una volta l'incontrastabile Giappone e speriamo che ritorni. L'anno terribile della nazione lo si è visto anche nei bilanci delle aziende e se la Nintendo segna un rosso di un miliardo di dollari possiamo immaginare cosa possa accadere alle compagnie meno importanti.

Una big, però, è anche la Capcom, fra l'altro una delle più brillanti negli anni bui di questa generazione, soprattutto nei tempi della recessione economica in cui davvero nessuno sembrava salvarsi. I buoni risultati di Lost Planet e Resident Evil 5, però, hanno ingrossato i guadagni, ma ormai sono diverse chiusure quadrimestrali che l'azienda nipponica vede andare sempre più giù.

La distribuzione digitale dei giochi guadagna mercato



Si fa sempre più strada una relativamente nuova maniera di acquistare i videogiochi: scaricandoli da internet (legalmente).

E' dai tempi di Napster che la massa di utenti di computer hanno scoperto la comodità di portare sul proprio computer dei contenuti senza uscire di casa ed in pochi minuti, al punto che il mercato si è trovato costretto ad offrire questa opportunità anche in maniera tale da contrastare la dilagante pirateria.

Meta-Recensione - Call of Duty: Modern Warfare 3 (88/100)


C'era una volta un team chiamato 2015 che programmò per PC Medal of Honor: Allied Assault, capolavoro del first-person shooter storico che diede il via ad una lunga serie di proseliti incentrati sulla Seconda Guerra Mondiale di qualità altalenante. Frizioni interne al team, però, sfociarono nella rottura della squadra originale che portò in seguito alla formazione della compagnia Infinity Ward, che debuttò grandiosamente sul mercato con Call of Duty. Altro successo planetario che ha convinto il publisher Activision a finanziare episodi su episodi, fino al distacco dalle ambientazioni storiche per abbracciare la guerriglia urbana.

La saga di Modern Warfare ha segnato numeri da capogiro, imponendosi come uno dei maggiori successi del decennio sulle console. A differenza del passato, però, l'aspetto peculiare è stato il notevolissimo multiplayer, sempre molto curato e funzionale che ha praticamente sbarrato la strada al successo di molti altri concorrenti. In questi giorni, però, c'è un rivale molto pericoloso chiamato Battlefield 3. Per Modern Warfare ci sarà ancora spazio?

Se guerra e terrorismo fanno bene ai videogiochi



Fucili e carri armati non sono stati sempre popolari nel mondo dei videogames, anzi. I primi cabinati nonché giochi per console non amavano parlare di eventi reali, scenari plausibili e violenza. Nei primi anni Novanta, la Atari stava sviluppando Missile Command, un classico in cui intercettare dei missili con altri missili per proteggere una città la cui sceneggiatura prevedeva persino nomi inventati di sana pianta. Troppo verosimile, di conseguenza tutto fu trasformato in alieni e città extraterrestri.

Un bel gioco spunta per Facebook: è Frogger Pinball!



Di solito, diciamolo senza mezzi termini, i giochi per Facebook sono schifezze. Le dovute eccezioni rischiano di affondare nella quantità enorme di produzioni proposte per il social network e proprio non auguriamo questo destino a Frogger Pinball.

Wizorb: l'incrocio tra Arkanoid e un JRPG è in vendita



Sin dalle prime immagini spuntate su internet, Wizorb si è mostrato come un indie game veramente ispirato e curato. Sembra uscito direttamente dalla golden age dei 16-bit oppure da un cabinato Taito, invece è una novità assoluta.

lunedì 7 novembre 2011

Le incantevoli cut-scenes di Ni No Kuni



Il maestro Hayao Miyazaki non è direttamente coinvolto nella direzione artistica, ma lo è la sua creatura Studio Ghibli così come Joe Hisaishi, composer di genialità universalmente conosciuta che ha creato gli accompagnamenti di molti capolavori dell'animazione nipponica. E poi c'è lo studio dei Level-5, veterani del gioco di ruolo che hanno deciso di fare le cose in grande con Ni No Kuni che, per fortuna di noi occidentali, è stato promesso alle PS3 PAL.

Piano piano arriva sempre più materiale dal Sol Levante, compresi alcuni filmati davvero incantevoli. Continuate a leggere per gustarveli!

Meta-Recensione - Uncharted 3: Drake's Deception (93/100)



Avrà fatto bene la Naughty Dog ad abbandonare completamente la fortunata serie di Jak & Daxter per dedicarsi anima e corpo alle gesta di Nathan Drake. A giudicare dai risultati, pare proprio di sì.

La saga ha avuto al lancio della Playstation 3, epoca in cui Uncharted veniva sommariamente quanto erroneamente bollato come l'emulo maschio di Lara Croft e di conseguenza un clone di Indiana Jones. Gli aspetti che subito balzavano agli occhi erano la strepitosa cura nella grafica, davvero di nuova generazione, e la spiccata cinematograficità delle sequenze.

Stile retro e tenerezza a iosa per Where is my Heart?

E' il "regalo" che la Sony ha preparato per i suoi utenti iscritti al programma Playstation Plus, in quanto per essi sarà possibile giocarlo senza limiti gratuitamente, mentre tutti gli altri dovranno scucire 6.99 € per abilitare il download.

Where is my Heart? è un indie game dedicato alla categoria dei Minis, giochi dalle dimensioni molto contenute che hanno il pregio indiscutibile di poter essere eseguiti indifferentemente da una PS3 come da una PSP, con un unico acquisto.

Stavolta dobbiamo calarci nei panni di una famiglia di mostri che ha smarrito l'albero del cuore, per cui, brutti come sono, vorrebbero tanto che almeno questo simbolo di pace e bellezza sia loro vicino. Partono quindi alla ricerca che prevederà un gameplay tra platform e puzzle con grafica fatta di pixel "a vista", davvero molto carina e curata con un'originale soluzione stilistica fatta di riquadri.


Where is my Heart? Trailer from Bernie Schulenburg on Vimeo.

Ultime settimane di gloria (relativa) per la PSP, imminente il crollo



Non facciamo drammi: la PSP può essere soddisfatta della sua carriera, ma anche per lei il capolinea è inevitabile.

Arrivata sul mercato addirittura nel 2004, l'oggetto della Sony era qualcosa di quasi alieno, assurdamente ipertecnologico. Fin troppo, forse, perché i primi anni di vita del portatile sono stati anche i più grami: buono il lancio ma gli sviluppatori tentennavano a cimentarsi nella programmazione sia per i costi di programmazione considerevoli che per un problema di pirateria non secondario. Negli anni recenti, invece, la PSP ha fatto pesare maggiormente la sua supremazia tecnologica sul mercato, riuscendosi ad accaparrare anche alcune esclusive gustose concesse da Square Enix e Capcom, le due terze parti in assoluto più attive.

Oggi è tempo di tramontare. Secondo VGChartz, la performance della PSP nel 2011 è stata soddisfacente e noi potremmo aggiungere che considerando l'avvento degli smartphones e del diretto concorrente 3DS sia stato quasi un miracolo reggere dignitosamente le vendite.

Nell'imminente futuro, però, c'è poco o nulla: arriverà un Final Fantasy dedicato, poi nient'altro se non l'oblio. Sì, perché la PSP è in un quadro particolare: i suoi giochi sfruttano un supporto che la Vita non potrà leggere con i conseguenti problemi di compatibilità; poi, il mercato si appropinqua al Natale e la console non troverà visibilità né ad Est, dove la campagna promozionale del 3DS sarà faraonica ed è quasi pronta la nuova Vita, né ad Ovest, territorio nel quale la PSP ha già sofferto un più accentuato calo di popolarità e si avvicina alle feste senza titoli di spicco.

Comunque vada, l'importante è che sia stato un successo!

domenica 6 novembre 2011

Meta-recensione - Goldeneye 007: Reloaded (76/100)

Tanti anni fa, precisamente nel 1997, arrivò il first-person shooter che diede un forte scossone alla categoria,  smuovendola dalle troppo consolidate meccaniche di Doom e mostrando come fosse possibile implementare missioni di maggiore complessità tenendo altissimo il divertimento. All'epoca c'era la migliore Rare in cabina di regia, e si vedeva eccome.
La critica più comune mossa al gioco riguardava la grafica, a tratti esageratamente scattosa, che lasciava spazio alle fantasie dei giocatori per immaginare cosa ne sarebbe stato dello stesso titolo con un hardware più performante.

Stealth Bastard, spiritoso (e truculento) emulo di Solid Snake

Partito dall'MSX, Solid Snake è stato capace di accendere le polveri degli stealth game cinematografici solamente a fine anni Novanta col favoloso Metal Gear Solid, manifesto dell'intera categoria. Negli anni si sono susseguiti numerosi imitatori da quelli più seriosi come Sam Fisher fino a tante rivisitazioni umoristiche. A quest'ultima categoria appartiene Stealth Bastard che, in realtà, con l'eroe della Konami non ha troppo da spartire se non un certo citazionismo iconico, dato che questa produzione indie si affida ad un gameplay interamente bidimensionale e rigorosamente sidescroller. Stilisticamente, poi, sembra parente prossimo del sanguinolento Super Meat Boy. E forse anche ludicamente: ogni istante di gioco, infatti, pare basato sul "trial and error" più impietoso, puntualmente condito con esplosioni di fluidi umani. La vera sorpresa? E' che è gratuito e lo scaricate QUI!


Meta-recensione - Sonic Generations (75/100)



E' l'anno celebrativo per il porcospino blu della Sega che negli ultimi venti anni ha fatto furore nel mondo dei videogiochi. La trasversalità della sua presenza è proprio il leit-motiv di questo Sonic Generations, programmato dal leggendario Sonic Team e disponibile per tutti i formati che supportano l'alta risoluzione, PC compreso.