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giovedì 10 novembre 2011

Meta-recensione: Super Mario 3D Land (91/100)



Siamo arrivati alla resa dei conti per il 3DS. L'eroe che doveva salvare capra e cavoli è finalmente giunto e si concederà anche una seconda performance con Mario Kart 7, ma questa è un'altra storia.

Super Mario 3D Land è il grande ritorno portatile dell'idraulico, che per la prima volta si gode un episodio poligonale dedicato ad un portatile, senza contare la visualizzazione stereoscopica. Attesa spasmodica: il 3DS non è andato bene nonostante la ripresa recente e adesso bisognerà vedere se riuscirà a sostenere la forte spinta che arriverà da questo titolo.


La denominazione del gioco segue quella dei primi Mario visti sul vecchio Game Boy monocromatico, proprio a rimarcarne la sua natura portatile, ed immagina la storia dell'albero che cresce sul castello di Peach che, di colpo, perde tutte le sue foglie. La principessa, preoccupata, sale su a controllare cadendo nella trappola tesa dall'immancabile Bowser che la rapisce. Punto e daccapo.

Il gioco, denominazione a parte, è molto debitore verso un episodio particolare della saga: Super Mario Bros. 3, titolo in cui l'accento veniva posto sui power-up dell'idraulico. Qui ritorna il potere Super Leaf, così come ne vengono introdotti tanti altri, un aspetto che contribuisce fortemente alla varietà del gameplay.

L'accoglienza sul mercato giapponese è stata clamorosa: oltre 300mila copie vendute, un'enormità considerando la relativa poca penetrazione della console, che ha anche piazzato 145mila unità extra.



La critica, come sempre, si divide fra esaltati e non. Le grandi testate non si lanciano in perfect score, che viene invece concesso da Gaming Age, il cui recensore dichiara di non avere parole per descrivere quanto si sia divertito con questo gioco (100/100). Giudizio veramente molto lusinghiero anche quello di IGN (95/100), per il quale si tratta della prima volta in cui il 3DS viene sfruttato a dovere, con l'ottima prestazione tecnica ed artistica ed un gameplay molto valido che, tuttavia, è completamente derivativo dal franchise di Mario, con tutto quanto di buono e di (poco) cattivo che questo può significare. 1UP è molto felice di ritrovare lo spirito degli anni Ottanta di Super Mario Bros. 3 e dei platform in generale, grazie agli stage non estesi ma sempre molto godibili, ma non è convinto che questo episodio sarà considerato un "template di capolavoro" come è accaduto per molti predecessori (85/100). Il più duro, se così possiamo dire, è Gamespot, che tratta il gioco semplicemente come un prodotto molto buono, non soffermandosi su particolari difetti ma non lanciandosi neppure in lodi sperticate: è piaciuto, non è da perderci la testa (80/100).

Piccola nota: ritorna la politica molto nintendiana di fornire sostanziosi aiuti al giocatore in caso di difficoltà, infatti dopo cinque fallimenti in uno stage verranno elargiti power-up a ripetizione per venire incontro ai meno abili.

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