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giovedì 10 novembre 2011

Meta-recensione - Burgertime: World Tour (49/100)



E' fatto noto che i vecchi classici dei videogames non possono riposare in pace. Anzi, ormai ne riesumano davvero di ogni tipo, ma non è il caso di Burgertime, per nulla!

Nato per opera della Data East nel lontanissimo 1982 si impose come un prodotto strepitoso: divertente, originale e "cute". Lo scopo del giocatore, calato sotto il cappello da chef di Peter Pepper, era quello di preparare dei megapanini (grossi almeno 4-5 volte più dello stesso cuoco), passeggiando sugli ingredienti, posizionati come strati su diversi piani. Nel frattempo, però, bisognava anche guardarsi le spalle da malintenzionati wurstel e uova sode.


Fantasia a go-go ed apprezzatissima, al punto che Burgertime venne acclamato anche su console da salotto, in primis l'Intellivision che si beccò una conversione coi fiocchi. E col passare del tempo la Data East non ha lasciato in panciolle Peter Pepper, anzi, lo ha prima riproposto nello spin-off Diner, poi lo ha reso gelataio in Peter Pepper's Ice Cream Factory ed infine lo ha riportato sui binari dell'originale con Super Burger Time.




Da un ventennio, però, non si ricevevano sue notizie, finchè la MonkeyPaw Games non si è accaparrata di diritti per un remake per tutte le piattaforme a partire da XBLA in prima uscita.

Non è un trionfo. Gamepro non si lamenta, apprezza il costo contenuto del titolo, ne sottolinea le meccaniche semplici e debitrici verso il passato e ritiene che il prodotto sia idoneo ai giocatori in cerca di qualcosa di leggero senza aspettarsi troppo (65/100). Le cose già cambiano con IGN, visto che sono dell'idea che, in generale, oggi non sia più così divertente camminare su una lattuga: le meccaniche originali cominciano a sentire il peso degli anni e qui viene a mancare la giusta rinfrescata, alla faccia dei numerosi power-up e boss inseriti, ma ci sono perplessità anche sulla musica insopportabile (55/100). Molto interessante il giudizio di Eurogamer, molto duro, ma che sottolinea come questo World Tour mostri tutti i difetti tipici di programmatori che si trovano a lavorare sul canovaccio di un gioco che non conoscono: Burgertime è vecchio ed alcuni del team forse non lo hanno apprezzato al tempo, senza nemmeno capirlo oggi, almeno a giudicare da come è stato portato avanti il remake, che offre contenuti che stonano e dei quali non si sentiva per niente la mancanza, e critica anche la grafica, la cui visuale con lo schermo che ruota, senza mostrare tutto il playfield, è particolarmente nociva per il divertimento (30/100). E' sconsolato anche EDGE, che s'impegna a salvare qualcosa, trovando buoni spunti nel multiplayer online, bocciando invece quello in split screen perché non ci si capisce davvero nulla (40/100).


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