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lunedì 14 novembre 2011

Il cloud gaming? E' lontano dalla massa



Si è sentito parlare ultimamente un bel po' di servizi di cloud gaming. Riguardano la possibilità di giocare a determinati titoli senza installare alcunché sul proprio PC, sfruttando la connessione internet per ricevere uno stream video inviato da chi di dovere e per mandare gli input del pad.

In questa maniera viene aggirato ogni limite di piattaforma: non è necessario potenziare l'hardware, né avere un sistema operativo piuttosto che un altro, l'unica vera richiesta imprescindibile è una connessione internet performante.


Brian Prince, uno degli uomini di spicco di Microsoft, ha però gettato acqua sul fuoco ad un recente convegno cinese. Secondo lui, sarebbe troppo presto per il cloud gaming in quanto è attualmente soggetto a forti limitazioni. Quella più grave è la mancanza di connessioni velocissime alla portata di tutti, dato che persino negli USA vi sono zone sguarnite, figuriamoci in Europa. Inoltre, le compagnie che offrono questo tipo di servizio vantano nella propria softeca soltanto una ristretta cerchia di giochi e si sa che il pubblico, invece, tende a dirigersi verso le piattaforme che offrono la maggiore varietà.

Lo scetticismo nasce in parte forse anche dal fatto che Microsoft non ha ancora nulla che riguardi il cloud, ma lo stesso Prince ha precisato che alcuni servizi saranno presto disponibili.


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