La prima notizia, di sicuro la più
importante, è che La Macchina del Tempo, dopo circa tre anni di
attività unicamente testuale, diventa anche video. E' stato un
lavoro massacrante ma alla fine ce l'ho fatta.
Bene, la seconda notizia, assai meno
rilevante, è che questo mese ci sono i debutti occidentali di Xbox e
Gamecube, mica cotiche! Di conseguenza la console war si infiamma con
tutto il nostro godimento.
Siccome ci piace andare in
controtendenza, però, partiamo dai PC. Sembra che sia il mese degli
strategici: Stronghold della Firefly Studios riesce a far breccia nel
cuore degli utenti Windows nonostante la sua grafica bidimensionale
non proprio avveniristica, ma è davvero valido nella sua doppia fase
gestionale e bellica; Myth 3 è certamente più alla moda ed è il
primo, e ultimo, episodio della saga orfano del team Bungie, ma i
Mumbojumbo lavorano bene ed offrono un buon titolo, solo un po'
buggato; spettacolare, ed è raro per un RTS, è Battle Realms della
Liquid Entertainment che ci porta in un Giappone profondamente
fantasy in cui le unità combattono con un certo gusto, peccato per
la difficoltà killer; ci prova persino Guerre Stellari con Star
Wars: Galactic Battlegrounds che prende in prestito l'engine di Age
of Empires per sfruttarlo in una sorta di total conversion che non
riesce proprio a nascondere la parentela stretta; chi cerca
un'esperienza più hardcore va invece a nozze con Europa Universalis
II, che all'estetica concede poco o nulla ma che vanta una profondità
affascinante; anche le astronavi possono calzare bene alla categoria
RTS come dimostrato da Star Trek: Armada II che ci chiede di vestire
i panni del pelatissimo capitano Picard per esplorare l'universo ed
ottenere la giusta sfilza di vittorie militari.
Su PC, però, c'è assoluto bisogno di
sparare almeno un po': in questo senso torna molto utile la presenza
di Alien vs Predator 2 della Monolith, terrificante come il
predecessore ma dotato di un mission design molto più godibile e una
longevità pazzesca, per non parlare della varietà derivante dai tre
protagonisti; partendo dal film “Quella Sporca Dozzina”, la
nFusion mette a punto Deadly Dozen, FPS tattico che, in realtà, di
buono mantiene soprattutto l'ispirazione; enormemente superiore è
Ghost Recon, ennesimo prodigio di Tom Clancy che regala alla Ubisoft
l'ennesima sceneggiatura suggestiva a sfondo politico, ma oltre alla
trama c'è un gioco in cui il lavoro di squadra funziona alla maniera
giusta; Codename: Outbreak è uno sparatutto che arriva dalla fredda
Ucraina e offre un'ambientazione desolante in cui tutto lo scenario
di gioco è contaminato da una sorta di virus alieno, per un titolo
non trascendentale ma con l'atmosfera giusta; From Dusk 'till Dawn
prende spunto dall'omonimo film (in italiano Dal Tramonto all'Alba) e
ci costringe a sterminare un'orda infinita di vampiri in salsa
tarantiniana, ma il publisher Cryo è in crisi a partire dalle idee;
fa una figura molto migliore Return to Castle Wolfenstein, redivivo
dopo un decennio di silenzio che riparte dallo splendore della
grafica dell'id Tech e dalla competenze dei designer Gray Matter che
offrono un multiplayer di lusso.
Non mancano anche Wizardry VIII e
Tennis Master Series: il primo è l'ultimo episodio del filone
principale della nota saga di RPG, un po' troppo lontana dagli
standard della moda, mentre il secondo è una decente simulazione
dello sport, ben lontana però dai fasti dei migliori. Tra gli
sportivi c'è anche FIFA 2002, ma sappiamo che non era una golden age
per questa serie sportiva.
Tra le console sparisce completamente
il Nintendo 64, mentre la Dreamcast propone solo la conversione di
Fatal Fury: Mark of the Wolves, fatta sicuramente bene ma il gioco è
vecchio di un paio d'anni.
La Playstation 2 cerca di rubare un po'
di attenzione alle console debuttanti con una delle sue esclusive più
prestigiose: arriva Metal Gear Solid 2 e fa parlare tantissimo di sé,
soprattutto per alcune scelte di design di Hideo Kojima a metà tra
il geniale e l'impopolare. Si rivede anche Crash Bandicoot che in The
Wrath of Cortex è in pessima forma, ma non è un caso dato che alla
base c'è un cambio di sviluppatore, con i Traveller's Tales che
proprio non ce la fanno a restare nella scia dei Naughty Dog. Burnout
della Acclaim è perfetto per sfogarsi e ci mette a bordo di auto
superveloci che si lanciano in strada per fare possibilmente più
danni possibile oltre che per vincere le corse. MX Rider è un racing
game piuttosto arcade a bordo di moto da cross, poco stimolante
almeno quanto Smuggler's Run 2, altro titolo corsaiolo di cui nessuno
sentiva il bisogno.
Dark Summit cerca di placare la fame di
snowboard game proponendo un simpatico gameplay a missioni, ma è
evidente come non possa in alcuna maniera competere con SSX. Allo
stesso genere appartiene Shaun Palmer's Pro Snowboarder, ma questo
titolo della Dearsoft è sicuramente qualche gradino sotto agli
altri. Piuttosto carino Vampire Night della Namco, una sorta di Time
Crisis in versione draculesca da giocare con la pistola. C'è la
conversione di Half-Life, ed anche se non si può paragonare alla
versione originale è comunque l'occasione giusto per ripescare uno
storico FPS. Il wrestling non manca mai e WWF Smackdown Bring It è
un appuntamento quantomai scontato, coi suoi trenta lottatori e
modalità ordinarie. Più interessante il tentativo della Electronic
Arts di far fruttare l'acquisizione della licenza di 007 con Agent
Under Fire, basato su una storia inedita e dotato di ottima grafica,
peccato che poi il gioco non sia di prestigiosa fattura. La
Playstation 2 dà il benvenuto al Team 17 che porta Stunt GP, racing
game molto carino a base di automobili radiocomandate già visto su
PC e Dreamcast. Significativa è l'uscita di Frequency, rhythm game
della Harmonix davvero ben fatto che pone anche le basi per i futuri
best-seller della compagnia. Baldur's Gate: Dark Alliance è
l'eretica conversione ad action-RPG del popolare titolo della
Bioware, ma il lavoro svolto dagli Snowblind Studios è meritevole ed
il gioco molto godibile per quanto distante dall'originale. NFL 2K2 è
un'ottima simulazione del football americano, mentre fanno una magra
figura nelle rispettive discipline Jeremy McGrath Supercross World e
Sunny Garcia Surfing.
Due gettoni di presenza per la prima
Playstation: Dragon Warrior VII è la versione inglese del
corrispondente Dragon Quest nipponico, JRPG dalla longevità folle ma
dal reparto estetico anacronistico ed una sceneggiatura poco
coinvolgente; Syphon Filter 3, invece, è uno stealth game decente ma
non più molto a passo con i tempi, per quanto un appuntamento
imperdibile per i fan di Gabe Logan.
La Microsoft entra di prepotenza nel
mondo dei videogiochi con la Xbox, con una campagna promozionale
faraonica. Diventa subito molto popolare Halo con Master Chief che
per la prima volta ci catapulta su mappe dall'estensione gigantesca
dando vita ad una serie di successo. Fuzion Frenzy è un party game
davvero fuori di testo, ma a tratti piuttosto insulso, eppure col
tempo si è guadagnato persino un seguito. Dead or Alive trova casa a
Redmond in via definitiva con il terzo episodio, migliore nel modello
di combattimento rispetto al passato e con le solite pupe che rendono
onore ai chip grafici della console. Oddworld: Munch's Odyssee è un
“furto” alla Sony, dato che prima questa saga era un'esclusiva
Playstation, ma l'arrivo sulla Xbox porta una tridimensionalità che
fa un po' rimpiangere il vecchio stile. C'è sempre spazio per gli
sport estremi come testimoniato da Dave Mirra's BMX 2, ma le
acrobazie con la bici in questo caso emozionano poco; Tony Hawk's Pro
Skater 2X, invece, non tradisce le attese e si pone come la versione
più “pompata” della seconda uscita dello skateboarder. Meno
estremo ma ben fatto è Amped, snowboard game a cui la Microsoft non
poteva proprio rinunciare visto che ne spuntano altrove come funghi,
ma è carino anche Transworld Surf della Rockstar, che riesce a
catturare bene lo spirito del cavalcare le onde. Project Gotham
Racing e Mad Dash Racing sono due titoli di corse estremamente
differenti: il primo ci chiede di vincere gare ed accumulare punti
tramite azioni spettacolari, molto bello e molto apprezzato dal
pubblico, mentre il secondo prende alcuni personaggi di fantasy della
Crystal Dinamics e li mette a correre a piedi su scenari balori ma
senza impressionare. Air Force Delta Storm è un timido tentativo
della Konami di impensierire Ace Combat, ma pur non essendo male sul
fronte della giocabilità, risulta piuttosto inconsistente in tutto
il resto. Poca gloria anche per Cel Damage, con cui la EA cerca di
far soldi facendo leva sulla grafica in cel-shading, ancora una
novità all'epoca, ma come gameplay c'è quasi da piangere. Shrek è
un pessimo tie-in di uno splendido film, pubblicato da una TDK che si
ritirerà presto dal mercato, è un platform carino graficamente ma
noioso come pochi. Il peggiore del mese è però Kabuki Warriors,
dove sul palco del noto spettacolo nipponico dobbiamo picchiarci con
altri strani figuri in un festival di brutta grafica e pessimi
combattimenti, per non parlare delle ridicole urla nei menu.
Dedichiamoci infine alla Nintendo, che
presenta la console casalinga che le darà meno soddisfazioni: il
Gamecube. Non c'è Mario al lancio, sostituito da Luigi's Mansion,
parodia del survival horror molto ben fatta ma troppo poco longeva,
seppure il problema principale fosse la sua incapacità di creare
attenzione mediatica. A portare una vagonata di soldi c'è però
Super Smash Bros. Melee in cui tutti i principali protagonisti dei
brand Nintendo se le danno di santa ragione in livelli di grande
immaginazione in cui per vincere c'è bisogno di scagliare gli
avversari fuori dallo schermo nel gioco che sarà il best-seller
assoluto per la console. Quello che però si becca la migliore media
voto è Rogue Squadron II della Lucasarts, titolo dal reparto
audiovisivo impressionante e dalle missioni coinvolgentissime,
soprattutto per i grandi appassionati di Guerre Stellari. Il ritorno
di Wave Race con Blue Storm è meno clamoroso, nonostante il titolo
abbia tanta qualità, ma il modello di guida è piuttosto complesso e
la grafica non più notevole come sul Nintendo 64. Per gli
appassionati di skate c'è il bellissimo Tony Hawk's Pro Skater 3,
ottimo prodotto come sempre ma comincia già a somigliarsi troppo ad
ogni uscita, mentre una novità assoluta per i sistemi casalinghi è
Super Monkey Ball, in cui dobbiamo far raggiungere il traguardo a
scimmiette intrappolate in palline in un gameplay ispirato a Marble
Madness, ma è molto interessante notare come sia targato Sega, un
segno che la Dreamcast non era nemmeno più nei pensieri del suo
produttore, come dimostrato anche dalla conversione dell'amato Crazy
Taxi.
A questo punto rimane solo il GameBoy
Advance, che sarà l'ancora di salvezza per la Nintendo negli anni a
venire. Jackie Chan Adventures è un picchiaduro a scorrimento
abbastanza divertente, ma senza esagerare, alla pari di WWF Road to
Wrestlemania che però ci fa rimanere confinati al solito ring. Lady
Sia è un interessante platform hack'n slash, anche se qualche
difettuccio ce l'ha, ma è un'apprezzabile tributo ai retrogiocatori.
Super Street Fighter 2 Turbo Revival è un adattamento al piccolo
schermo del picchiaduro Capcom, forse non molto adatto agli hardcore
gamers. Come conversione è sicuramente migliore quella di Doom che
conserva tutte le belle cose dell'originale per DOS aggiungendoci un
multiplayer per quattro giocatori con una sola cartuccia. Golden Sun
è addirittura uno dei JRPG più belli mai visti per una console
portatile, longevo, con una storia appassionante e splendide musiche.
La Konami porta anche Gradius con l'episodio Advance, che ha un
sonoro a tratti insopportabile ma per fortuna anche tanto gameplay
old-style. Controverso il debutto di Spyro sul GBA con Season of Ice a causa di
controlli un po' scomodi ed un'impostazione isometrica che sembra a
tratti un po' forzata. Super Bust-A-Move non ha alcun bisogno di
presentazioni se non per precisare ai meno informati che si tratta
sempre di Puzzle Bobble, Chiudiamo con due FPS di qualità
diametralmente opposta, dato che Backtrack della Telegames è un
osceno titolo in linea più a Wolfenstein 3D che Doom, mentre Ecks vs
Sever sfrutta degnamente la piattaforma, offrendo anche buone
missioni ed un divertimento molto superiore rispetto a quello della
pellicola da cui si ispira (il film Ballistic).
E qui di seguito il video della rubrica!
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